È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

BG LEGADRA

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2006 14:46
25/01/2006 19:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 2
Registrato il: 13/01/2006
Utente Junior
OFFLINE

LEGADRA



Nome: Legadra

Sesso: Dama

Età: forse una cinquantina d'anni (forse 17 o 18 o 19 anni umani o 20, anche), ma non ne è assolutamente certa: Infatti non ricorda con certezza molti degli anni della sua infanzia... forse a causa dei traumi subiti.

Razza del Padre: Umano

Razza della Madre: Elfa Silvana.


Descrizione Fisica: Molto bassa di statura, non raggiunge quasi 1.60 m. Muscoli scattanti appena intuibili sotto la pelle. Minuta, all'apparenza Piccola ed innocua.
Il corpo è quello d'una giovane donna... la vita piccola i fianchi appena abbozzati. Il seno solo accennato.
La carnagione è pallida, bianca. Sul viso ben visibili profonde occhiaie, segno di notti di insonnia e lacrime salate.
I capelli sono ramati, mossi, quasi sempre scarmigliati.
Gli occhi cupi, grigi, talvolta con una parvenza d'azzurro. Sono la parte di lei più espressiva.
La bocca è l'unica traccia di colore in un viso spento: rosato il labbro superiore, arrossato e sempre gonfio quello inferiore, su cui sono visibili i segni dei denti. Gesto di nervosismo cui non riesce a rinunciare conficcare i denti nelle labbra, se a disagio.
Orecchie a punta.
Unghie e punta delle dita perennemente mangiucchiate.

Descrizione Caratteriale: Schiva e diffidente. Ingenua perchè si è sempre protetta dal mondo, allontanandosi da esso. Bugiarda ed egoista. Egocentrica, acida, orgogliosa.





[Modificato da °Alal° 26/01/2006 15.11]

25/01/2006 20:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 2
Registrato il: 13/01/2006
Utente Junior
OFFLINE

BACKGROUN:




“E anche oggi ti vedo correr pei Territori d’Estate, Mezz’elfa, i capelli ramati scarmigliati dal vento d’autunno, gli occhi di lago appassionati e diffidenti e la pelle sempre più bianca. Colpa di un sortilegio o di una promessa?

Ti vedo piangere, piccola dama, tra le radici d’uno dei tanti alberi dell’alta collina. Eppure sei così vicina al cielo, perché non riesci a toccarlo?
Ti vedo sperare e disperarti. T’ho vista così tante volte che ormai, lo sai, ho perso il conto.
Ti ho vista fuggire e avvicinarti, mortalmente attratta, a flebili luci, tremule candele e allungare la mano come una falena con la fiamma che l’ucciderà. E ti ho vista bruciare.
Troppo assetata di Vita, servi la Morte, perché quella stessa vita non ti basta più. Guardi la luna, accecata da un sole che non ha più niente da insegnarti; vaghi come spettro, diafana figura, tra le luci dei soli e le ombre di lune di questi e d’altri tempi.
Ed ecco che fuggi, la corta scarlatta di sangue, tuo regale seguito le molte anime dei nemici sconfitti.
D’orgoglio il logoro manto, di diffidenza l’armatura a strette maglie, di curiosità la Luna negli occhi.
Sogni irrealizzabili e follia, occhiaie profonde e menzogna gli ornamenti che sfoggi.
Ti ho vista provare giovane Mezz’umana, Ibrido, Mezzosangue, ti ho vista tentare: hai cercato di essere felice. Quando hai dovuto hai sorriso, hai pianto, hai ucciso e hai danzato e hai condiviso la tua solitudine con altri.
E la vita te l’ha fatto scontare tutto, quel pugno di felicità.

E ancora corri, come per salvarti l’anima, dopo aver rubato una rosa scarlatta.
E corri e ti lasci cadere su qualche giaciglio improvvisato e sconosciuto per sfogliarla e lasciare all’ultimo petalo la decisione del Fato.
Ti contraddici, Legadra. Sempre dici di non credere al Destino. E una bambina che stringe il corpo esanime della madre per una notte intera non sa neppure cosa sia, il Destino!
Dici di non seguire, nessun sovrano, nessuna corona o stendardo. È davvero così?
Hai un profondo e distorto senso dell’onore, e cerchi, brami, la verità. La giustizia… non t’interessa neppure cosa sia, la giustizia, Mezz’elfa. Non è vero?

E così l’ultimo petalo è caduto sul marmo freddo. Nella mano solo il gambo pieno di spine e qualche goccia color rubino.
Di nuovo indossi una maschera, con cui celi il bianco viso ed esci in strada, celandoti tra le mie ombre.

…. Ed i continuerò a scrivere nella mia polvere e nei miei astri la tua storia, così come faccio con quelle di mille e mille altri.

Perché io sono la notte.”




Ed è questo che è scritto nella Notte, che la segue da quando è nata, figlia di un umano e di un'elfa silvana. Notte che l’accoglie nelle proprie tenebre sin da quando era bambina e giocava con la sorella, appena più grande, a nascondersi e ritrovarsi.
E fu proprio tornando da uno di questi giochi che la piccola bambina spalanca la porta della casa nel bosco ove era cresciuta, felice di poter annunciare la propria vittoria, orgogliosa di non essere stata ritrovata, un sorriso cui manca qualche dentino sulle labbra rosate.
Ma quello che vede piano piano cancella il sorriso dal volto sempre più sconvolto della bimba. A terra, nell’ingresso della modesta dimora, il corpo della madre che già si sta raffreddando, avvolto dalla chiazza rubino di sangue che va via via raggrumandosi. Nessuna traccia del padre umano e della sorellina che forse non è neppure ancora tornata, senza aver avuto il tempo di finire il gioco.
La casa è completamente vuota, depredata d’ogni cosa.
Lacrime amare le rigano le guance, non smettono un attimo di cadere, per tutta la notte, mentre la bambina di avvicina alla madre e la stringe, singhiozzando aggrappata al corpo dell’elfa come un debole filo che ancora la unisce alla vita.
Passa così la notte e forse un’infinità di giorni, ella non lo rimembra.
Sa soltanto che si unì ad una carovana di girovaghi che passava per quei boschi. Qualcuno aveva avuto pietà di una bambina tanto sola e tanto triste, che possedeva soltanto abiti sporchi sangue ed un passato che non rivelava a nessuno.

Continua a muoversi sulla carovana, viaggiando con mercanti, saltimbanchi, assassini, giocolieri, mendicanti, artisti di strada, ladri ed indovini.
Impara ad imbrogliare, cresce raccontando menzogne, diventa una giovane donna facendosi schermo della propria sfacciataggine, della propria diffidenza, del proprio terrore. Terrore verso la vita e verso la morte, terrore di soffrire, di affezionarsi a qualcuno e di rimanere ferita. Prende così le distanze da tutti.
Dall’unico uomo di cui si era fidata viene delusa: mentre erano insieme, nella casa di un ricco signore a cercare grandi bottini, pronti a rubare gioielli e denari, vengono scoperti. Vengono chiamate le guardie, vengono liberate le fiere e Legadra viene fermata da una freccia avvelenata, lanciata da uno degli arcieri. Tende la mano, lo chiama con tutto il suo fiato. Questi si volta, appena in tempo per vederla crollare, cadere in ginocchio, gli inseguitori sempre più vicini.
Non l’ha più visto da allora. Giura che l’unico suo desiderio è ucciderlo, quando lo ritroverà. Ma ne sarà mai capace?
Viene catturata dalle guardie del sovrano di quel castello che le propone uno scambio: la vita in cambio dei suoi favori. Accettò.
Iniziò così la vita con quello strano uomo che si faceva vedere di tanto in tanto al castello, lasciandola sola per il resto del tempo, ma intrappolata: non poteva fuggire, una schiera di guardie era sempre presso le mura, sempre appresso alle porte.
In trappola iniziò a vagare per il castello, esplorando le stanze, capitando per caso in una sala piena di oggetti antichi, libri soprattutto, cominciando a leggere i libri della biblioteca enorme presente nel maniero del sovrano, ch’era un famoso collezionista di libri antichi, apprendendo di mondi lontani, di terre diverse, di magia, di razze potenti.
Lesse di Vampiri e di questi soprattutto si interessò: le leggende narravano di esseri potenti in grado di fare ogni genere di cose. In quella situazione di totale impotenza bramò con tutte le proprie forze di poter divenire un essere così potente da potersi liberare da quella prigionia e vendicarsi di quanti l’avevano usata, delusa.
Conobbe il culto della dea bambina, seppure solo in brevi stralci di pergamene consunte. Ad ella giurò fedeltà una sera di disperazione che non trovava fine.
Apprese la magia naturale, cui era naturalmente portata a causa della natura silvana della madre e ne studiò i rudimenti.
Apprese di veleni di cui si servì per uccidere il sovrano che troppi anni l’aveva tenuta imprigionata da invisibili catene. Celata dalla notte riuscì a fuggire e nascondersi.

Si mise in viaggio e sostò per qualche periodo nelle terre dell’Isola di Avalon. Insoddisfatta dall’ennesima delusione continuò il proprio viaggio e giunse, infine, a Gaal, ove attualmente si trova.




[Modificato da °Alal° 26/01/2006 14.52]

25/01/2006 20:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 3
Registrato il: 13/01/2006
Utente Junior
OFFLINE
SKILL:



ARTISTA DELLA FUGA
Il Mezzelfo grazie alla sua esperienza di vita e alla maggiore destrezza manuale, riesce a liberarsi più facilmente da trappole, corde o prese rispetto agli altri mezzelfi.

CAPACITA’ MAGICHE
Il Mezzelfo eredita dal genitore Silvano la sua predisposizione nei confronti della magia naturale





Per quanto riguarda le Skill future... vorrei acquisire:

"percepire intenzioni", "mimetismo elfico" e "intimidire" , non necessariamente in quest'ordine [SM=g27777]



[Modificato da °Alal° 26/01/2006 15.21]

25/01/2006 20:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4
Registrato il: 13/01/2006
Utente Junior
OFFLINE
MALUS:



DIFFIDENZA
Il Mezzelfo, a causa del suo passato difficile e travagliato, non riesce a fidarsi di uno sconosciuto, anche se della sua stessa razza. Solamente dopo lungo tempo il Mezzelfo riuscirà a dare fiducia al conoscente.

RESISTENZA CALDO/FREDDO UMANA
Il Mezzelfo eredita il metabolismo umano per quello che riguarda la resistenza alle temperature estreme, per cui soffre l’eccessivo freddo o l’eccessivo caldo, proprio come gli umani, perdendo i benefici dei mezzelfi.




[Modificato da °Alal° 26/01/2006 14.36]

26/01/2006 21:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6
Registrato il: 13/01/2006
Utente Junior
OFFLINE
Skill future di Legadra:

5000: INTIMIDIRE
Il Mezzelfo è in grado di intimidire un soggetto attraverso particolari metodi di persuasione, sia con il proprio modo di fare sia utilizzando metodi fisici o psicologici


10000: PERCEPIRE INTENZIONI
Il Mezzelfo, grazie alla vita trascorsa in mezzo alla gente, è in grado di percepire le intenzioni degli altri attraverso le parole dette, attraverso la gestualità e il linguaggio del corpo


15000: MIMETISMO ELFICO
Il Mezzelfo eredita dal genitore Silvano la capacità di mimetizzarsi in boschi, foreste e in tutto quello che è natura.




P.S.
Purtroppo non mi fa più modificare il post originale delle Skill... se può farlo l'amministratore del forum, se ciò crea maggior ordine, se no temo dovranno restare così.

[Modificato da °Alal° 26/01/2006 21.17]

27/01/2006 10:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 20
Registrato il: 20/02/2005
Utente Junior
OFFLINE
BG, SKILLS E MALUS CONVALIDATI.
no problem per il numero dei post
Astariel Artamir


Abitatore dei Boschi
Ordinatore dei mezzelfi


----------------------------------
Ora la via è fuggita avanti,
Devo inseguirla ad ogni costo
Rincorrendola con piedi alati...
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.
----------------------------------



28/01/2006 12:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7
Registrato il: 13/01/2006
Utente Junior
OFFLINE
Grazie mille [SM=g27768]

Colgo l'occasione per dirvi che ho fatto richiesta per far divenire Legadra una Vampira (come giustificato dal BG)...
Si vedrà tutto in ON, però mi pareva carino informarvi...


[SM=g27777]


28/01/2006 14:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 21
Registrato il: 20/02/2005
Utente Junior
OFFLINE
no problemo...

Scritto da: °Alal° 28/01/2006 12.58
Grazie mille [SM=g27768]

Colgo l'occasione per dirvi che ho fatto richiesta per far divenire Legadra una Vampira (come giustificato dal BG)...
Si vedrà tutto in ON, però mi pareva carino informarvi...


[SM=g27777]



l'avevo capito, ma per amore di burocrazia [SM=g27776] [SM=g27776] [SM=g27776] ti ho fatto fare tutto in regola...[SM=g27777] [SM=g27777] [SM=g27777]
Astariel Artamir


Abitatore dei Boschi
Ordinatore dei mezzelfi


----------------------------------
Ora la via è fuggita avanti,
Devo inseguirla ad ogni costo
Rincorrendola con piedi alati...
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.
----------------------------------



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:02. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com